In Anna Forti la ricerca paziente della sua, mai ostentata, autoaffermazione, è il ritorno alle origini, ai luoghi della sua infanzia, considerati come la "matrice" di ogni idealità, di ogni bellezza. L'Argentina è certamente il motivo ispiratore che guida l'artista e la ispira alla estatica contemplazione della natura nelle sue grandi e variegate dimensioni: gli alberi, i campi seminati, le strade in pietra che ascendono verso metafisiche sommità o ci conducono, verso casolari che sanno di antichi ricordi; le fioriture primaverili, le dolci nostalgie dell'arancio e del giallo autunnale.

Le sue profondità dalle delicate trasparenze, rese con un sapiente uso della prospettiva cromatica, invitano l'osservatore ad andare oltre il visibile, verso la tentazione mistica protesa alla percezione dell'infinito. L'amorevole cura dei particolari nell'opera pittorica di Anna Forti, ci presenta i primi piani ricchi di dettagli interessanti e pregevoli, rimandandoci alla riflessione sulla perfezione del creato e a quanta bellezza risieda nelle piccole cose da cui la frenesia della vita moderna ci distoglie.

Il mistero dell'Arte si materializza e si svela in Anna Forti con un fare sommesso, con un garbo d'altri tempi. Timida e gentile, ci presenta con un'inusuale modestia le sue belle e limpide opere che, pur ispirate da temi semplici e genuini, nel contempo, ci rivelano la sua, ormai raggiunta, maturità d'artista.

Gaetano Forte